Verso la metà degli anni ’90, inizia un rapporto di collaborazione con il laboratorio “Segnali e Immagini” del C.N.R. di Pisa, presentando un progetto per applicare le risorse tecnologiche ed informatiche nel linguaggio visivo dell’arte contemporanea, e contribuisce allo studio ed allo sviluppo di una serie di software per realizzare un iper-strumento idoneo a generare opere digitali attraverso un’innovativa tecnica pittorica, che ha definito Pittura Cibernetica. Questo nuovo metodo, consente di dipingere con il solo ausilio della “luce”. PAGe (Painting by Aerial Gesture) con cui compone le sue performance, è il software realizzato presso l’ISTI/CNR – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” - Area della Ricerca di Pisa. Con l’iper-strumento PAGe, si è concretizzata la sua ricerca, indirizzata a modificare il “tradizionale racconto artistico”, elaborando un linguaggio digitale innovativo, adatto a rispondere ad un’esigenza compositiva attuale e, necessaria per proseguire il racconto estetico visivo e sonoro. Attraverso il controllo numerico, con PAGe si può stabilire la durata della visibilità del segno tracciato dall’artista, un graffito elettronico in movimento che, si manifesta nello spazio-tempo. Il sistema-PAGe, consente di comporre Pittura Cibernetica, similmente alla composizione musicale, stabilendo con un valore numerico la durata nel tempo del manifestarsi di un colore, ed anche il tempo di persistenza visiva, impostando, sempre attraverso il controllo numerico, una progressiva decadenza o meglio dissolvenza, nel tempo e nello spazio. Il prototipo del sistema PAGe è stato realizzato per riconoscere le posizioni e i movimenti delle mani di un performer in uno spazio d'azione verticale senza alcun collegamento fisico con il computer: una telecamera riprende l'azione del performer e le immagini sono elaborate dal computer. In questo modo il performer usa le mani per controllare i pennelli elettronici, i colori e la grafica generata da algoritmi, realizzando così in tempo reale, pittura cibernetica visibile su monitor, o su grandi superfici di proiezione.
……. I sistemi logici, tradotti in programmi per il computer, propongono la nuova estetica logica dell’informazione, comune all’uomo ed alla macchina, facendo affiorare quello che è stato individuato come il sentire logico del mondo, e che Marco Cardini persegue con le sue performance topologiche.
Le sue opere digitali, inoltre, essendo parte del tutto, informano sull’analisi di queste relazioni innestatesi col nuovo processo logico.
Giuseppe Siano
Nel 1996 è stato invitato alla New York University e nel 1999 al “Columbia University Interactive Arts Festival” dove esegue una performance al Merce Cunningham Dance Studio di New York. Nel 2002 centenario della trasmissione (dall’Europa all’America) del primo messaggio senza l’utilizzo di cavi) gli è stata commissionata una performance per ricordare l’evento perseguito e raggiunto da Guglielmo Marconi, e gli è stato assegnato il Premio Guglielmo Marconi per l’Arte Elettronica, dalla Fondazione Guglielmo Marconi. E’ stato invitato ad Artmedia nel 1998, nel 2003; la sua ricerca artistica e stata presentata in trasmissioni RAI (Futura City – Mediamente) di carattere artistico-tecnologico. Ha partecipato al Bunker Poetico della Biennale di Venezia nel 2001. Negli Eventi Collaterali della Biennale di Venezia 2007, spazio Thetis, ha presentato l’opera cibernetica “Semina-Sowing” dedicata a Joseph Beuys. Nel 2004 ha composto un’opera di pittura cibernetica con musica del compositore Heinrich Unterhofer, eseguita in tempo reale assieme all’Orchestra Haydn di Bolzano, a Bolzano, Trento, e all’Auditorium del MART di Rovereto. Nel 2002, realizza una pittura di luce dal titolo: “Ritmi Interni” per “DAK’ART 2002”, Biennale Internazionale d’Arte, Dakar, Senegal. E’ invitato a conferenze internazionali su arte e scienza, in Università, Accademie d’Arte, Licei. 2013 - Al GA2013 the 16th Generative Art Conference, a La Triennale di Milano ha presentato la prima esecuzione di pittura di luce in 3D.
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